La Puglia è famosa per il suo mare cristallino, per le sue spiagge dal fascino caraibico e per l’entroterra rigoglioso di verdi boschi lussureggianti. Ma la Puglia è tanto altro ancora e offre meraviglie dal fascino fiabesco, come le magnifiche città bianche.
Luoghi dove il tempo sembra essere sospeso, dove a dominare è proprio il bianco abbagliante che colora le case, le stradine e gli edifici di queste città. Se vuoi goderti una vacanza alla scoperta delle affascinanti città bianche della Puglia, sei nel posto giusto. E allora zaino in spalla e occhi aperti, si parte per questo tour virtuale tra le città bianche della Puglia!
L'incanto delle città bianche della Puglia
Il nostro tour virtuale parte da Ostuni, la città bianca per eccellenza, una delle più famose in assoluto. Ostuni è stata ribattezzata città bianca poiché le case del centro storico sono realizzate con una calce bianchissima, splendente e luminosa. Passeggiando tra le labirintiche e folkloristiche viuzze di Ostuni incontrerai molti gattini, una sorta di mascotte per la città. Perdersi tra i vicoli bianchissimi ed eleganti della città è un’esperienza unica nel suo genere, ammirando i diversi monumenti come l’obelisco di Sant’Oronzo in stile barocco o la Concattedrale di Santa Maria Assunta in Cielo in stile gotico.
Altra città che merita una visita è Cisternino in Puglia, nella valle d’Itria, il cui nome deriverebbe dall’eroe Sturnoi, compagno di Diomede, che dopo la guerra di Troia avrebbe fondato una città vicina, chiamata Sturninum, oggi l’attuale Ostuni. I vicoli sono decorati con cascate di fiori e le case sembrano abbracciate l’una con l’altra con archi, volte e scale ripidissime. Il fascino della città nasce proprio da questa architettura spontanea, dove gli abitanti nel corso del tempo hanno saputo realizzare case di grande pregio architettonico ed estetico. A Cisternino c’è un’altra particolarità: le macellerie la sera si trasformano in deliziosi ristoranti dove gustare la prelibata carne della zona.
Un tour tra le città bianche della Puglia
Passiamo adesso alla parte organizzativa, che consiste nella preparazione di un vero tour delle città bianche della Puglia.
Il tour potrebbe partire proprio da Ostuni, dove è possibile organizzare anche dei tour tra i Trulli dal fascino fiabesco o concedersi una visita enogastronomica nelle fattorie della zona. A proposito di Trulli, non può mancare una visita ad Alberobello, magnifico paesino in provincia di Bari inserito tra i siti Patrimonio dell’Unesco. Per un’esperienza da sogno puoi anche pernottare all’interno di uno dei Trulli.
Un’altra piccola perla della Puglia è Locorotondo, così chiamata per la rotondità del suo bianchissimo centro storico dal grande fascino e interesse artistico e culturale. Dopo aver fatto una tappa a Cisternino, di cui già abbiamo parlato, vale la pena visitare Otranto e in particolare il suo centro storico che si sviluppa all’interno delle mura del Castello Aragonese. In prossimità c’è una cava di bauxite, dove l’attività estrattiva è terminata nel 1976. L’acqua della falda sotterranea ha creato un piccolo laghetto di colore verde smeraldo che crea un contrasto meraviglioso da cartolina con il rosso delle pareti rocciose e il verde del bosco.
Per concludere in bellezza il tour vale la pena fare un salto a Polignano a Mare, altra perla pugliese che ha dato i natali a Domenico Modugno al quale è dedicata anche una statua. Il punto più suggestivo è il centro storico, che sorge su uno sperone di roccia a strapiombo sul mare.
La storia nascosta delle città bianche della Puglia
Prima di salutarci passiamo in rassegna la storia delle città bianche della Puglia e perché hanno questo caratteristico colore. La scelta del bianco non è stata casuale, né tanto meno dettata esclusivamente da questioni estetiche.
Tra il Medioevo e l’Età Moderna questo tratto di costa veniva spesso attaccato e saccheggiato dai saraceni e le case bianche, riflettendo la luce del sole, accecavano gli incursori dando un vantaggio strategico alla popolazione che doveva difendersi.
Secondariamente c’è una ragione igienica per la quale è stato scelto il bianco della calce, un materiale reperibile che poteva essere ripristinato facilmente. Soprattutto nel Medioevo c’era la convinzione che la calce, essendo un materiale rinnovabile, fosse in grado di prevenire il diffondersi della peste.
Infine c’è una ragione climatica, poiché la calce bianca garantisce un notevole isolamento termico. Gli edifici delle bellissime città bianche sono quindi freschi in estate e caldi in inverno, innalzando notevolmente il comfort abitativo di chi ci vive.