Ci troviamo in Salento, in provincia di Lecce: a circa 15 Km dal mare e 50 Km dalla città, a metà tra il Mar Adriatico e il Mar Ionio, prende forma un agglomerato di incantevoli case in pietra che si contendono il mare e la collina, interrotte unicamente da viuzze e vicoli luminosi. Sono solo 5.000 gli abitanti che ogni giorno percorrono le sue strade strette e le scale altalenanti che lo caratterizzano, lasciandosi abbracciare da un’architettura che nasce quasi spontanea agli albori del 1500 e che arriva a noi quasi intatta. Ed è proprio questo labirinto di vie intricate e case dai balconi fioriti che, grazie al suo carattere inimitabile, è stato a giusta ragione nominato uno dei “100 borghi più belli d’Italia”: Specchia è in grado di rapire il cuore di chi lo visita, per questo è una delle mete più interessanti e uniche in cui scegliere di soggiornare per una vacanza in Salento.
Un gioiello nascosto
Tra il blu del mare e il verde delle colline dell’entroterra pugliese, a dominare la pianura sottostante si erge il chiaro gioiello di Specchia: un borgo tutto da scoprire; anche dopo giorni di soggiorno nel caratteristico paesino situato a 130 m s.l.m., infatti, è possibile scovare qualche luogo segreto e inesplorato, sia esso un vicolo silenzioso, un passaggio coperto da un arco in mattoni o una sottile scorciatoia che si inerpica tra le case bianche e beige, colorate da fiori e ceramiche dalle tinte inebrianti. Scegliendo Specchia come meta per le proprie vacanze ci si ritroverà a camminare tra piante di fico d’India, di aloe vera e agave, salendo e scendendo per strade silenziose e ombreggiate, che faranno sentire chiunque le percorra come parte integrante del Salento.
Il tutto verrà inoltre contornato da un ottimo cibo e dall’ospitalità tipica del posto, che permetterà a ognuno di sentirsi a casa e di farsi cullare dai profumi e i colori degli alberi da frutto, uniti alla magia che solo un posto come Specchia può regalare.
Il castello e le chiese di Specchia
A caratterizzare ancora di più questo borgo si trova un castello, il Castello Protonobilissimo-Risolo, di origine cinquecentesca, ma con restauri risalenti ai due secoli successivi. L’origine del suo nome è dovuta alle ultime due famiglie che l’hanno posseduto, ovvero i Protonobilissimo (che sono stati marchesi del paesino fino al 1600) e i Risolo, che lo hanno ora in custodia. La costruzione presenta una pianta rettangolare, oggi unita a quella degli edifici adiacenti un tempo separati, innalzata verso il cielo da un’imponente torre merlata che sorge da un angolo della base quadrangolare. Il monumento si affaccia sulla piazza principale di Specchia, Piazza del Popolo, con una balaustra che ne addolcisce la facciata, articolata in due ordini. Al suo interno il Castello presenta un ampio cortile che lo rende particolarmente adatto ad ospitare eventi e ritrovi, ed è per questo perfettamente visitabile in maniera gratuita.
Un altro aspetto particolarmente prezioso di Specchia è che il borgo ospita numerose chiese risalenti a diversi secoli fa. Tra queste, troviamo la Chiesa della Madonna dell’Assunta, risalente ai primi anni del XVII secolo ed edificata con la tipica pietra leccese, e la Chiesa di Santa Eufemia, una perla del Salento medievale sopravvissuta fino ai giorni nostri. Essa, infatti, è datata tra l’anno 800 e 900 dopo Cristo, ed è orientata a oriente, con una bifora scolpita nella facciata che accoglie al suo interno il sole mattutino, secondo il tipico uso bizantino.
Tuttavia l’edificio più emblematico di questa categoria è indubbiamente la Chiesa dei Francescani Neri, che ospita anche un convento ad essa annesso, e che risale almeno al 1500. L’unico dato certo riguardante questo edificio è che nel 1531 ospitò il Capitolo dei Francescani Neri, che l’ha resa celebre.
La chiesa presenta una cappella dedicata a Santa Caterina Martire, affrescata splendidamente come la cripta, che, scavata direttamente nella roccia e sostenuta da ben 36 colonnine, ospita sulle sue pareti numerosi affreschi dedicati al martirio di Sant’Agata, a San Damiano e San Cosimo.
Angoli unici di Specchia: i frantoi
Un altro elemento unico e imperdibile presente nel borgo di Specchia, e facilmente visitabile tramite una semplice prenotazione alla Pro Loco, sono i frantoi: direttamente scavati nella roccia, i frantoi ipogei di Specchia ospitavano la lavorazione delle olive per produrre l’olio, che ancora oggi rappresenta una grande fonte di sostentamento del luogo. Il motivo per cui venivano scavati anziché edificati è rappresentato dal tipo di suolo su cui si erge il Borgo: essendo di facile escavazione era più conveniente per i contadini procedere in questo modo, senza contare che il fatto che il frantoio si trovasse sotto terra permetteva ai lavoratori di mantenere facilmente la temperatura interna intorno ai 20° C (ottimale per una delle fasi di lavorazione dell’olio).
Questa scelta ha fatto sì che ad oggi queste strutture uniche al mondo si siano conservate perfettamente, assieme alle innumerevoli storie di vita degli abitanti di Specchia che le hanno vissute attraverso i secoli. Ed i frantoi, insieme ai monumenti, alle piazze, ai vicoli, alle strade, ma soprattutto alla gente che vi abita, fanno di Specchia uno dei borghi più belli d’Italia, nonché una delle mete più uniche e indimenticabili per le proprie vacanze in Salento.